Le trasformazioni dell’Industria 4.0 coinvolgono anche le piccole e medie imprese, anzi, possono dare loro importanti vantaggi competitivi. Vediamo di seguito i punti di forza di una PMI 4.0 e quali sono le soluzioni software più adatte a gestirla.


SOMMARIO

  1. PMI 4.0: l’innovazione per le piccole e medie imprese
  2. Innovation manager, Digital Innovation Hub, incentivi e agevolazioni
  3. I vantaggi dell’automazione per le PMI
  4. Agile manufacturing e real-time management
  5. Soluzioni software per Industria 4.0 e PMI
  6. Come funziona un gestionale per PMI 4.0?
  7. Conclusioni

1. PMI 4.0: l’innovazione per le piccole e medie imprese

La quarta rivoluzione industriale ruota attorno ai concetti di automazione, elaborazione dati e intelligenza artificiale. Può ancora sembrare futuristica, eppure in alcuni settori la smart factory è già realtà, con automazione dei processi e produzione flessibile. Dal blue collar al new collar, anche la forza lavoro 4.0 cambia faccia, ed è più simile a quella di un ingegnere che a quella di un operaio.
Abbiamo parlato di gestione produzione nell’industria 4.0 in un post precedente, concentrandoci su casi di grandi aziende come Toyota o Siemens. Viene dunque naturale chiedersi se il quadro sia valido anche per le piccole e medie imprese. La risposta, naturalmente, è sì. Prima però consideriamo la situazione attuale e nello specifico l’Italian way alla PMI 4.0.
Studi, sondaggi e think thank come l’Osservatorio Industria 4.0 del Politecnico di Milano indicano che molte aziende italiane sono entusiaste delle nuove tecnologie. Il gradimento cresce naturalmente in settori ad elevato tasso tecnologico come l’informatica o l’automotive. In altri ambiti, sussiste invece un po’ di diffidenza e qualche non del tutto ingiustificato timore. Tra i principali:

  • macchinari e software di nuova generazione comportano spesso investimenti iniziali importanti;
  • la riconversione produttiva per le attività già avviate è spesso problematica e costosa;
  • mancano competenze operative manager qualificati.

L’ultimo è un punto particolarmente importante perché indica che sussiste un gap formativo sull’Industria 4.0. Pure, diversi ormai sono gli strumenti a disposizione per aggiornarsi e ricevere supporto.
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2. Innovation manager, Digital Innovation Hub, incentivi e agevolazioni

Iniziato con il Piano Nazionale Industria 4.0 del 2017, confermato dalla legge di bilancio 2019 (e 2020), il sostegno statale per le aziende “smart” è un segnale importante inviato dalle istituzioni al mondo produttivo. Agevolazioni e incentivi si applicano a start-up e grandi aziende, ma anche alle PMI. D’altra parte, sono spesso proprio medie, micro e piccole imprese il vero volano di innovazione. Quali sono allora i principali strumenti a disposizione per chi intenda avviare una riconversione a PMI 4.0?

  1. Incentivi e agevolazioni tout-court. Supporto agli investimenti produttivi e ammortamento delle spese iniziali per hardware e software di nuova generazione. Regime fiscale agevolato per le nuove imprese che investano in tecnologie abilitanti o in progetti di riconversione. Investimento diretto in imprese innovative. I dettagli su accesso alle agevolazioni e parametri da considerare nella guida del Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE)
  2. Riconoscimento delle imprese ad alto tasso di innovazione. C’è per esempio il registro delle PMI innovative, che estende agli iscritti i benefici assegnati alle start-up. Una PMI innovativa dimostra particolare attenzione ai temi della ricerca e sviluppo, alla formazione del personale e ad altri criteri di valutazione. Sul sito del MISE i dettagli e un tutorial per presentare domanda di accesso e iscrizione all elenco PMI innovative.
  3. Supporto formativo concreto. Un esempio è la figura dell’innovation manager, consulente singolo o agenzia riconosciuti ufficialmente come manager qualificati dei processi di trasformazione tecnologica. Informazioni su elenco dei manager e su come richiedere il voucher nelle apposite sezioni del MISE.
  4. Iniziative delle associazioni di categoria. Per esempio i Punti Impresa Digitale e i Digital Innovation Hub istituiti rispettivamente da Camere di Commercio e da Confindustria. Spazi di confronto e crescita su digitalizzazione PMI e innovazione tecnologica, diretti soprattutto ai quadri dirigenti.


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3. I vantaggi dell’automazione per le PMI

Ma, tornando al tema iniziale, perché una piccola impresa dovrebbe investire tempo e risorse nelle nuove tecnologie? In parole povere, quali sono i vantaggi competitivi di una PMI 4.0? Vediamone alcuni.

  • Gestione produzione. L’automazione permette un workflow più snello, in cui molti processi vengono gestiti direttamente dai macchinari. Enter Software per esempio sta lavorando con Fainplast, ditta di materiali plastici, a un progetto di workflow automation per ottimizzare diverse fasi della produzione. Ne parleremo prossimamente.
  • Gestione risorse. Un sistema smart si autoregola: riduce sprechi e ottimizza risorse, siano esse energia, spazio fisico o forza lavoro. Un’automazione intelligente è quindi un vantaggio notevole specie per le piccole e medie imprese. Per esempio, una PMI 4.0 occupa meno spazio: l’automazione riduce macchinari e (in parte) forza lavoro, il real-time management le giacenze.
  • Gestione dati. L’automazione dei processi produttivi genera una gran mole di dati sulla supply chain. L’analisi intelligente dei cosiddetti big data è un ulteriore vantaggio competitivo per le PMI. Permette loro, infatti, di “aggiustare” il modello produttivo: per esempio, modificando la produzione in funzione degli stock reali per evitare rimanenze o “colli di bottiglia”.

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4. Agile manufacturing e real-time management

Veniamo qui a due importanti concetti che fanno da quadro di riferimento per una PMI 4.0: agile manufacturing e real-time management.
L’agile manufacturing, o produzione agile, è un po’ l’evoluzione in senso smart della lean manufacturing. Come e più di quest’ultima, calibra la produzione sulle effettive esigenze dell’azienda e le opportunità del mercato. Insieme alla gestione in tempo reale dei processi e dell’azienda stessa, è il vero tratto distintivo di una smart factory. Macchinari intelligenti e software di gestione, in combinazione, possono per esempio:

  • orientare la produzione verso determinati modelli in base alle richieste (produzione on-demand);
  • testare in anticipo funzionalità e comportamento di un prodotto dalla sua controparte virtuale (digital twins);
  • ridurre la produzione in seguito a uno shortage di materie prime (real-time management);
  • assemblare prodotti diversi a partire da un numero elevato di componenti singoli (mass customisation)
  • appaltare singole fasi della produzione a soggetti terzi (produzione distribuita) o strutturare reti di impresa in base a un’analisi più esatta di costi e benefici.

Si tratta di operazioni che prima sarebbero state estremamente dispendiose, quando non impossibili o materialmente impraticabili. Il nuovo modello produttivo le rende invece non solo possibili, ma economicamente vantaggiose.
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5. Soluzioni software per industria 4.0 e PMI

I macchinari che parlano tra loro, apprendono e migliorano i loro compiti o vanno in manutenzione programmata, non bastano a definire l’impresa di nuova generazione. Egualmente importanti, infatti, sono le soluzioni software per l’industria 4.0. Robot e AI sono l’aspetto più spettacolare delle smart factory, ma il vero motore sono i software che le programmano, orientano e gestiscono. I concetti fondamentali qui sono, ancora: real-time, smart e data flow.
1.Real time perché i software riducono tempi (e costi) di gestione semplificando e rendendo immediate le operazioni. Il real time management è reso possibile proprio da software gestionali che monitorano costantemente il workflow e notificano anomalie o potenziali opportunità.
2.Smart perché i software forniscono un’interfaccia pratica da usare, concretamente leggibile e soprattutto modulabile. Analisi aggregata di dati, filtri e maschere di ricerca permettono di concentrare l’analisi sui punti ritenuti davvero fondamentali per il business.
3.Data flow perché il workflow 4.0 produce una mole enorme di dati e parametri da analizzare. Servono allora adeguate competenze di gestione e controllo, a livello manageriale, per calibrare nel modo più opportuno i software.

Produzione flessibile con software per PMI 4.0

Una produzione flessibile è tra i principali obiettivi di una PMI 4.0, da gestire e coordinare con gli adeguati strumenti software

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Come funziona un software per PMI 4.0?

Prendiamo in esame un sistema ERP di quelli prodotti da Enter Software ed esaminiamone alcuni punti qualificanti: integrazione, controllo, pianificazione.

Integrazione
Macchine e processi sono collegati tra loro in un unico ecosistema gestionale.

  • Al livello base, le macchine sono collegate in rete, e ciò permette di trasferire input e processi da una all’altra.
  • La gestione del cosiddetto plant floor è demandata a un software MES (Manufacturing Execution System), che archivia processi, stati di lavorazione e compiti da svolgere.
  • Il MES è collegato al software gestionale vero e proprio dell’azienda, l’ERP, che integra i dati del workflow con gli altri elementi della supply chain, quindi magazzino, logistica, ordinativi.

Un ecosistema del genere fornisce un colpo d’occhio complessivo del funzionamento dell’azienda.

Controllo
Un software gestionale elabora e interpreta i dati ai vari livelli della supply chain. Il controllo di gestione è pressoché totale e l’azienda diventa in un certo senso trasparente.
Le implicazioni sono notevoli, per esempio per quanto riguarda la rintracciabilità dei prodotti, di cui si parlava in un precedente post. Una piccola e media impresa può allora ricavare un notevole vantaggio competitivo da un workflow certificato e tracciabile in ogni sua fase, anche in termini di promozione e brand reputation.

Pianificazione
Una vera impresa 4.0 è “agile” non solamente nel workflow, ma anche e soprattutto nella strategia. Le ridotte dimensioni le consentono programmaticamente maggiore flessibilità, che nel nuovo quadro produttivo si accentua ulteriormente.
Produzione on-demand, personalizzazione e outsourcing sono possibilità alla portata della piccola e media impresa smart: un buon software gestionale permette di capire se e come concretizzarle. I moduli di Business Intelligence e Data Mining integrati nei software sono ottimi strumenti a disposizione per pianificare la propria strategia.
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Conclusioni

In conclusione, la quarta rivoluzione industriale mette le imprese di fronte a sfide importanti ma anche grandi opportunità. Per le PMI il discorso è tanto più valido in quanto c’è la concreta possibilità di ridurre costi e sforzi produttivi. Una formazione adeguata sulle nuove tecnologie e i sistemi di produzione “agili”, e la scelta delle giuste soluzioni software, possono quindi fornire anche a imprese di ridotte dimensioni un importante vantaggio competitivo.
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Vedi anche:
Industria 4.0. Cos’è, esempi e opportunità per l’Italia |
MES Software: cos’è e come funziona il manufacturing execution system