Anche il settore delle calzature è in profonda trasformazione. Nuove tecnologie e trend di mercato spingono a modernizzare la produzione calzaturiera per renderla più flessibile. Quali sono allora gli strumenti di un calzaturificio moderno?

SOMMARIO

La situazione del comparto calzature

Al netto del terremoto COVID, l’industria calzaturiera italiana è da tempo al centro di un processo di profonda trasformazione. Cambiano il volto dell’impresa, i modelli di produzione e i mercati di riferimento.

Da almeno 20 anni, allora, il settore della calzatura Made in Italy ha ottenuto i risultati migliori rivolgendosi a un target medio-alto e all’export. Il rapporto con l’estero ha dato gioie e dolori all’intero comparto. Da un lato, enorme pressione e concorrenza da parte dei Paesi emergenti, dall’altro, nuovi e immensi mercati in cui commerciare.

In tutto questo, il modello di produzione della fabbrica diffusa, quello che ha fatto per esempio la fortuna del distretto fermano-maceratese, ha dovuto cambiare forma e adattarsi. Alla microimpresa del terzista, specializzata in lavorazioni manuali standardizzate, si inizia ad affiancare un modello più dinamico e ad elevato coefficiente tecnologico. È quest’ultima tipologia di azienda quella probabilmente meglio attrezzata per tenere testa alle trasformazioni del settore calzaturiero.

Non è un caso se a tenere negli ultimi anni sono state principalmente le produzioni commissionate dai marchi del lusso, o quelle a maggiore tasso di innovazione.
Chi opera nel settore delle calzature, in particolare, deve essere in grado di gestire in maniera cost-effective una richiesta orientata sempre più spesso verso produzioni non standard.
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L’innovazione nel settore scarpe

Anche il segmento calzature ha fatto proprie negli ultimi anni le trasformazioni del settore retail, dove l’accento è ora su concetti come slow fashion o mass customization.

Il mercato, e in particolare i clienti di fascia medio-alta, chiedono infatti sempre più prodotti ad elevato valore aggiunto e tasso di personalizzazione.
Oggetti per cui sono magari disposti a spendere di più ma in qualche modo in grado di distinguerli quando li indossano.

Per tenere testa a richieste del genere, serve un approccio diverso da quello adottato nel calzaturificio vecchio stile, con la produzione in serie di elementi commissionati a diverse micro-ditte e quindi montati nel prodotto finale.

Ma per certi versi è un ritorno al passato, perché rende nuovamente conveniente un sistema di lavorazione artigianale, con produzioni in quantità limitata e quasi su commissione.

L’ultima non è una boutade, se si pensa a quanto accade già nella produzione di calzature sportive. Il caso di piattaforme per personalizzare le scarpe come First Pitch di Reebok o Nike by you insegna. Tra le altre cose, che specialmente le nuove generazioni sono particolarmente reattive di fronte a queste iniziative. E non comprano soltanto sneakers.
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Cosa serve oggi in uno stabilimento moderno di calzature

Dunque il mercato di oggi e del prossimo futuro, una volta riassorbita l’onda COVID, farà molto probabilmente riferimento a un modello di produzione estremamente dinamico. Un sistema customer-centric è già sviluppato in mercati dinamici come quello degli Stati Uniti. Qui, più dello stilista che propone le sue creazioni, è il cliente che cerca dai brand proposte aderenti alle sue esigenze.

Anche tra gli operatori del settore calzature molti hanno iniziato allora ad adeguarsi, cercando di capire come rendere conveniente simile approccio. L’industrializzazione del prodotto, per intendersi, deve realizzarsi in tempi ridotti, per quantità più limitate e prevedendo diverse varianti. E, naturalmente, garantire margini di guadagno accettabili.

Per molti aspetti il modello è quello dell’industria 4.0: produzione just-in-time, lean thinking, riduzione di giacenze e stock. Nel campo delle calzature hanno poi particolare peso gli strumenti di digital fabrication, in primis la stampa 3D. Tecnologie del genere consentono oggi di abbattere i costi per la prototipazione di campioni e nuovi modelli, oltre a permettere prove virtuali estremamente realistiche.

Nel campo della produzione vera e propria, la soluzione vincente sembra essere l’approccio integrato alla catena di distribuzione. Un metodo produttivo che riesce a seguire in tempo reale il ciclo di lavorazione. Allo stesso tempo, un sistema in grado di offrire dati affidabili su costi e fattibilità di una determinata commessa.

Vedi anche: Gestione produzione nell’industria 4.0: combinare automazione e forza lavoro
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Come migliorare i cicli di produzione calzaturiera

In questo senso, diventa centrale anche nell’ambito calzaturiero affidarsi a efficaci strumenti di gestione. Programmi cioè in grado di:

  • controllare macchinari sempre più sofisticati e automatizzati;
  • soddisfare richieste complesse e mediamente non-standard;
  • offrire proiezioni attendibili su tempi, costi e materie prime.

Ciò significa per esempio calcolare un numero importante di varianti di un determinato modello, oppure gestire più tipologie di lavorazione per una stessa produzione.

Al tempo stesso, il ruolo dell’automazione diventa importante anche in un piccolo calzaturificio. Rispetto ai vecchi stabilimenti labour-intensive, anche le nuove aziende fanno un uso intelligente delle risorse umane. Per esempio, più che ridurre la forza lavoro, si affidano a manodopera qualificata per supervisionare le diverse fasi della lavorazione.

Integrare la filiera produttiva significa anche ottimizzare le fasi del ciclo di produzione. Un buon software riesce così a procedere in automatico lungo i processi descritti dalla scheda tecnica, aggiornando i consumi e seguendo gli standard di lavorazione definiti.

Magazzino, linea di lavorazione e logistica esterna vengono integrati e procedono di pari passo, con notevole risparmio sulle tempistiche.
Gestione efficace di tempi e risorse, e insieme la realizzazione a costi competitivi di produzioni non-standard, sono variabili che possono fare la differenza nella produzione moderna. Sicuramente sono determinanti nello specifico della produzione calzaturiera.

Una produzione allineata con le richieste del mercato deve riuscire a combinare un approccio quasi artigianale a un’elevata digitalizzazione delle procedure

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Dalla distinta base al prodotto finito: un modello

In un calzaturificio moderno, la realizzazione dei campioni e quindi la messa in produzione vengono eseguiti calcolando con attenzione tempi e costi da sostenere.
Dalla creazione di una scheda tecnica multilivello a quella di una distinta base completa, tutti i parametri e le indicazioni di lavorazione vengono registrate dal software gestionale.

  1. Dalla scheda si ricavano proiezioni affidabili delle tempistiche necessarie a mettere in produzione un modello, un fattore fondamentale per rispettare le esigenze dei committenti.
  2. Dall’altro lato vengono elaborate le proiezioni sui consumi. I dati cioè relativi alle materie prime e risorse necessarie per completare il ciclo di produzione.
  3. Proiezioni affidabili consentono di predisporre in anticipo le richieste di approvvigionamento, in modo da evitare colli di bottiglia o interruzioni in fase di produzione. In diversi casi il software predispone in automatico le richieste ai fornitori.
  4. Ancora, dalla scheda tecnica si ricavano bolle di lavorazione accurate e packing list per iniziare a organizzare i colli per la spedizione.

Il calzaturificio lavora così all’unisono in tutte le sue fasi, ammortizzando costi e tempi. Inoltre, si ottiene un colpo d’occhio complessivo sulla fattibilità economica di una determinata produzione e si ottengono riscontri precisi sui risultati ottenuti.

In questo modo anche aziende di piccole-medie dimensioni riescono a garantire una produzione altamente parametrizzabile con i giusti ricavi. Un buon modo per venire incontro alle sempre più numerose richieste, che arrivano dal mercato interno e da quelli esteri, per una produzione calzaturiera più flessibile.
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Shoes, il software per la produzione calzaturiera

In Enter Software abbiamo messo a punto un gestionale pensato proprio per le esigenze di una produzione calzaturiera moderna. È un software estremamente flessibile e potente, capace di gestire lavorazioni ad elevato tasso di complessità.

Dalla definizione della scheda tecnica fino alla predisposizione dei colli per la spedizione, Shoes segue l’azienda lungo tutto le fasi della sua attività. La sua interfaccia intuitiva e completa mette a disposizione dati esaustivi su ogni aspetto del ciclo produttivo.

Il software è pensato per le esigenze di aziende del calzaturiero di varie dimensioni. Si tratta di uno strumento prezioso a disposizione tanto delle piccole quanto delle medie imprese. Un sofware infine ottimo per gestire vari tipi di specializzazione manifatturiera.

Un programma insomma in grado di venire incontro alle richieste di un mercato in continua evoluzione, nel quale la tecnologia avrà un ruolo sempre più centrale.

Per saperne di più: Shoes, il gestionale per la produzione calzaturiera

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